Etichette d’origine prorogate fino al 2025: trasparenza a tavola per 9 italiani su 10

Coldiretti soddisfatta, ma chiede l’obbligo europeo per tutti i prodotti alimentari: continua la raccolta firme per fermare i falsi made in Italy.

La proroga dei decreti sull’etichettatura d’origine risponde alle richieste del 91% degli italiani che chiedono trasparenza su quanto portano in tavola, ma ora occorre arrivare una volta per tutte ad estendere l’obbligo su tutti i prodotti alimentari in commercio nella Ue. E’ quanto afferma la Coldiretti, sulla base di dati Censis, nell’esprimere soddisfazione per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei provvedimenti emanati dal ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, insieme ai ministri delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso e della Salute Orazio Schillaci, con la proroga fino al 31 dicembre 2025 per il regime sperimentale italiano sull’indicazione in etichetta della provenienza della materia prima per pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari.

Una battaglia storica della Coldiretti che portato dallo scorso anno anche in Europa con il lancio di una proposta di legge di iniziativa popolare per rendere obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nella Ue. L’obiettivo è raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori.

Solo così sarà possibile porre fine all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per tricolori permesso dall’attuale norma del codice doganale sull’origine dei cibi che consente l’italianizzazione grazie ad ultime trasformazioni anche minime. E’ possibile sottoscrivere la proposta di legge in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e in tutte le sedi territoriali ma anche sul web. Basta collegarsi al sito https://eci.ec.europa.eu/049/public/#/screen/home e selezionare il proprio Paese di cittadinanza nel menu a tendina in giallo a sinistra. Si potrà quindi scegliere se compilare il modulo inserendo i propri dati con numero della carta d’identità o del passaporto oppure accedere direttamente con lo spid.