Enoturismo Italiano: un settore in crescita tra sfide e opportunità

L'indagine del Ceseo rivela un aumento del 24% nel fatturato dell'ospitalità, ma anche l'ombra dei costi crescenti e la necessità di professionalizzazione

Si è svolta a Roma, a Palazzo Giustiniani, sede della Presidenza del Senato, la presentazione della prima indagine del Movimento Turismo del Vino e il CESEO Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo dell’Università LUMSA, il nuovo osservatorio inaugurato proprio in questa occasione. L’evento, moderato da Massimiliano Ossini, ha visto la partecipazione di Anna Isabella Squarzina (presidente Corso Laurea Mediazione Linguistica e Culturale Università LUMSA), Donatella Cinelli Colombini (direttore CESEO), Violante Gardini Cinelli Colombini (presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino), Antonello Maruotti (professore ordinario di Statistica Università LUMSA), Francesco Bonini (rettore dell’Università LUMSA) e Dario Stefàno (presidente CESEO).

“Il Centro Studi è una bella novità ma è anche una scommessa vinta perché premia un investimento, condiviso con l’Università LUMSA, lungimirante e ambizioso, che punta su un comparto, quello enoturistico – e   oleoturistico – ha sottolineato il presidente del Centro Dario Stefànodivenuto ormai un vero driver di sviluppo dell’offerta turistica internazionale. Quando parliamo di enoturismo ci riferiamo ad un settore in costante crescita, con incremento annuo del 13% su scala mondiale, come ci riferisce l’FMI (Fondo Monetario Internazionale), e che trova nell’Italia la possibilità della sua massima espressione a livello globale. Questo protagonismo necessita però di un supporto qualificato di analisi, di un punto di ricerca e di indagine come pretende e intende essere il CESEO che tracci linee guida capaci di essere una bussola verso una crescita sostenibile e possibilmente omogenea dei territori e dei loro attori; uno stimolo per le politiche di governo e, al contempo, un driver per approntare programmi formativi, capaci di restituire figure e competenze quanto mai necessarie per il settore”.

L’indagine Turismo del vino: tra nuove sfide e opportunità, a cura di Antonello Maruotti con la collaborazione di Pierfrancesco Alaimo Di Loro, Martìn Farfan e Federico Marsilii, è stata sviluppata su un campione rappresentativo di 237 cantine socie del Movimento Turismo del Vino, la prima realtà ad aderire al Centro Studi con piena condivisione degli obiettivi. 

“Lo studio rappresenta una fotografia approfondita dell’attività delle cantine del Movimento, realtà sempre più diversificata, dinamica e con lo sguardo orientato alla sostenibilità  – ha spiegato Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente del Movimento Turismo del Vino – Abbiamo coinvolto fin da subito le nostre aziende perché crediamo fortemente nelle potenzialità del Centro Studi nel condurre ricerche di alto rigore scientifico orientate alla valorizzazione delle peculiarità del settore e, al tempo stesso, all’analisi sistematica delle criticità e delle opportunità. L’indagine permetterà di sviluppare corsi di formazione per le cantine turistiche, supportare i presidenti regionali con dati aggiornati e affidabili sul settore, incentivare i soci MTV a migliorare la propria offerta consolidando il ruolo leader nell’enoturismo italiano.”